16 - Corte di cassazione e giurisdizione

ISBN: 9791259651983
NUMERO PAGINE: 456
€ 45,00

Il ricorso alla giurisdizione rappresenta per la collettività un fondamentale strumento per la realizzazione dei diritti e la disciplina dei doveri dei consociati.

Individuare il giudice designato a dare tutela ai diritti e agli interessi di ciascuno, e definirne i relativi strumenti giudiziari, è problema esistente in Italia fin dalla nascita dello Stato unitario. Ne è testimonianza il risalente dibattito svoltosi tra i giuristi, nell’avvocatura e nelle aule parlamentari. Le soluzioni adottate, in ogni epoca, sono state conformi alla visione politico-culturale del momento, in successione storica, fino alla Costituzione del 1948, alla nascita della Corte costituzionale ed oltre. Scopo del confronto è stato in ogni momento la definizione di un assetto della giurisdizione in grado di presentare organi di giurisdizione idonei ad assicurare al cittadino la tutela completa di diritti ed interessi, nei confronti dei privati e della pubblica amministrazione.

Obiettivo di questo volume è guidare il lettore in questo iter culturale, legislativo e giurisprudenziale, tortuoso ma denso di risultati, che ha visto il passaggio dalla giurisdizione unica di fine Ottocento al moderno assetto della giustizia in plurimi comparti giurisdizionali (civile, amministrativo e contabile) e la fissazione dei poteri e delle prerogative di ciascun giudice. Punto di riferimento e guida è la giurisprudenza della Corte di cassazione civile. Quale giudice regolatore della giurisdizione, infatti, essa fin dalla seconda metà dell’Ottocento ha costituito per i giudici e per lo stesso legislatore, un richiamo

alla costante ricerca di un definitivo equilibrio delle tutele giudiziarie del cittadino. L’assetto della Carta costituzionale è messo alla prova dalla complessità del quadro giuridico, sociale ed economico che oggi il sistema delle giurisdizioni è chiamato a regolare. La collettività chiede un razionale, celere e condiviso esercizio della giurisdizione e per questo frequente è il richiamo ai giudici degli ordinamenti sovranazionali di cui l’Italia è parte (Corte di Giustizia e Corte EDU in primis), che con nuovi strumenti giuridici prospettano crescenti livelli di tutela giurisdizionale.

Apertura culturale, dialogo, coordinamento, consapevolezza istituzionale è quanto si chiede oggi a tutti i giudici, per la definizione di un’area giuridica omogenea in cui il cittadino possa svolgere liberamente la sua individualità e socialità.

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Anno Edizione 2023

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