“È stato naturale pensare ad un volume della Biblioteca di cultura giuridica dedicato al rapporto di Sciascia con la giustizia, tema sul quale tutta l’opera dello scrittore di Racalmuto torna in continuazione. Ed è nato così il libro che il lettore ha tra le mani: un libro che interpreta al meglio la filosofia della collana, collocandosi sul confine tra letteratura e diritto, un confine meno definito di quanto si creda, in cui si incrociano riflessioni e sentimenti che segnano le nostre vite.”
(dalla Presentazione di Pietro Curzio)
Con uno scritto di Leonardo Sciascia.
Presentazione
Pietro Curzio
Introduzione
Luigi Cavallaro, Roberto Giovanni Conti
“Il giorno della civetta” e il destino della legge
Natalino Irti
Tra diritto pubblico e diritto penale: approssimazioni a
“Il Consiglio d’Egitto”
Massimo Donini
Il tenace concetto per tenere alta la dignità dell’uomo.
Su “Morte dell’inquisitore”
Davide Galliani
Luoghi, ragione giuridica, sentimento e impegno didattico:
la società siciliana di “A ciascuno il suo”
Mario Serio
Giustizia e individuo da Kafka a “Il contesto”
Giovanni Mammone
Diritto e letteratura in “Todo modo”
Nicolò Lipari
Il sopravvento della superstizione sulla verità e sulla
giustizia: “La strega e il capitano”
Gabriella Luccioli
Il diritto tra legge e giudizio: “Porte aperte”
Ernesto Lupo
La giustizia come letteratura
Paolo Squillacioti
APPENDICE - La dolorosa necessità del giudicare
Leonardo Sciascia