L’uso legittimo delle armi, di cui all’art. 53 c.p., è la scriminante che più di ogni altra testimonia la dialettica vigente, in ogni ordinamento statale, tra Libertà ed Autorità: Grandezze ontologicamente in conflitto tra loro e perennemente tese ad una equilibrata convivenza. Di matrice spiccatamente autoritaria, ci si interroga, quindi, sulla, ancora attuale, necessità/ opportunità di mantenere “in vita” siffatta disposizione, non prima, però, di averne indagato i requisiti strutturali, i presupposti applicativi ed i correttivi esegetici suggeriti dai valori fondamentali promananti dalla Costituzione nostrana e dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali (art. 2 Cedu).