L’ingiusta detenzione cautelare

Un confronto tra Italia - Spagna

ISBN: 9791259653963
NUMERO PAGINE: 288
€ 30,00

Nel dibattito sulla detenzione cautelare l’errore si staglia come un elemento ineludibile: la natura strumentale della misura, volta a tutelare il regolare svolgimento del procedimento, e la frequente incompletezza probatoria su cui si fonda, rendono il rischio di una privazione ingiusta della libertà personale un’ombra costante. Di qui la necessità di approntare un adeguato sistema di ristoro, in ossequio non solo ai dettami costituzionali ma anche convenzionali. I dati statistici disponibili a livello europeo rivelano al riguardo una situazione eterogenea da Paese a Paese.

In particolare, per ciò che concerne Spagna e Italia, non mancano taluni risultati “sorprendenti”: nella prima, nonostante la vigenza di un sistema processuale “misto” e una legislazione alquanto datata, si registrano relativamente pochi casi di ingiusta detenzione e gli indennizzi concessi a tale titolo sono piuttosto contenuti; nella seconda, sebbene sa operativo un sistema tendenzialmente accusatorio, connotato da garanzie (in teoria) più avanzate, i casi sono più numerosi e i ristori decisamente più consistenti.

Una realtà, questa, che stimola l’interesse dell’interprete e sollecita un’indagine comparativa volta a individuare – attraverso lo studio dei distinti meccanismi di riparazione, delle dinamiche processuali in cui gli stessi si inseriscono e delle radici storiche sottostanti – le ragioni di tale discrepanza, onde trarne gli opportuni spunti per un’applicazione più garantista delle cautele e un riconoscimento più equo delle riparazioni.

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Anno Edizione 2024
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