Proponiamo la nuova edizione di un libro di successo: Il barbiere di Stalin – Critica del lavoro irresponsabile. Si tratta di un giro di orizzonte sui comportamenti delle organizzazioni pubbliche e private, quando preoccuparsi di sostenibilità (e di guerra) non è più una opzione per i belli, ma un dovere degli utili. Il testo offre uno spaccato del mondo del lavoro che viene raccontato e analizzato in cinque capitoli settoriali: monopoli nazionali, grandi e piccole imprese, amministrazione pubblica, politica e non-profit. Da Nike a Banca d’Italia, da Enel all’Inps, dalla Cappella Sistina ad Autostrade, in cerca del cambiamento che stenta a nascere.
Vengono poi tre capitoli che traggono lezioni per la politica, per gli individui e per i professionisti della comunicazione. Un capitolo centrale fa da cerniera fra condizioni di lavoro e conseguenze generali. Si tratta di una critica della società italiana contemporanea che si cimenta con temi quali la concorrenza spietata e il qualunquismo populista.
Si propone anche una riflessione critica attraverso gli interventi di attenti studiosi. D’Anselmi non si risparmia e il libro si chiude con un ‘dopologo’ che fa il punto sul divario concorrenziale e un’altra idea del lavoro.
Un libro scritto al passato per un presente che non cambia. Una mappa per la responsabilità autentica, oltre il woke e il greenwashing, e una proposta per l’Italia. D’Anselmi identifica infatti una figura politica inedita e la faglia sociale produttiva di un possibile cambiamento.
La natura composita del testo si apre anche al lettore ignaro di responsabilità sociale. Alla fine Oltre l’indifferenza è un manuale di sopravvivenza per chi vuole disintossicarsi dalla ‘colpa degli altri’.