Tanto più ci spingiamo nell’epoca della falsificazione, tanto più risulta indispensabile la figura della/del giornalista. A patto però che sia giornalista di qualità. La deontologia professionale, con il suo insieme di regole e di principi, costituisce l’ultimo baluardo a difesa dell’informazione e del diritto dei cittadini a non essere raggirati con notizie imprecise, parziali o addirittura inventate, corredate da immagini altrettanto fasulle. La deontologia non sostituisce la formazione e la competenza, anzi le esige.
Con il commento al Codice questo volume aggiorna l’ultima edizione del Manuale di deontologia del giornalista, che resta valido per quanto riguarda i fondamenti etici, la tutela della privacy, l’uso delle immagini, i rapporti con le fonti, il rispetto delle persone al centro della cronaca o delle interviste.
L’obiettivo era e resta far comprendere, soprattutto a chi si affaccia alla professione, come fare un’onesta informazione in una realtà caratterizzata da impoverimento culturale, smarrimento etico e linguaggio violento.