Contributo allo studio dell’udienza civile

ISBN: 9791259655530
NUMERO PAGINE: 528
€ 50,00

Il moto di riforme degli ultimi anni ha promosso una dimensione solo quantitativa di efficienza della giustizia civile che, dapprima, ha reso l’udienza la sede in cui il giudice «procede nel modo che ritiene più opportuno» e, ad oggi, l’ha elisa del tutto, sostituendola con l’adunanza in camera di consiglio, ovvero con il deposito telematico di note scritte.
Al netto dell’apporto offerto dall’evoluzione tecnologica, l’attuale svilimento dell’udienza attesta il capovolgimento subito dall’oralità chiovendiana che, da paradigma veicolante le istanze di socializzazione e accelerazione del meccanismo processuale, è divenuta loro d’ostacolo e, in quest’ottica, è (parsa) rinunciabile, unitamente alle garanzie presidiate dall’udienza. 
In un’ottica «laica» e scevra dalle polemiche che, in passato, hanno alimentato il dibattito intorno al rapporto tra oralità e scrittura nel processo, l’opera si propone di tornare ad indagare la funzione dell’udienza e a interrogarsi sul suo valore, che si scorge nell’attitudine preparatoria e, in uno, collaborativa di quest’ultima,
quale strumento di direzione non soltanto formale, bensì materiale e deputato ad eliminare «il troppo e il vano».

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