Quel prequel che non si limita a precedere,
ma si pone a fondamento di un sequel ispirato alla logica
dell’andare fino in fondo alla vita:
la consapevolezza delle fragilità
e la messa in pratica di spontanee pillole di vita
svelate dalla parte più intima di sé,
quella che si presta all’esperienza.
Ancora più a fondo è un inno forte e chiaro
alle montagne russe della vita,
alle cadute e ricadute
vissuta con la presa d’atto che tutto è sempre esistenza,
alle cadute e alle ricadute
a cui ci si può sottrarre solo scegliendo l’esistenza.
Un susseguirsi di epifanie
svelate, ancora una volta
dalla scrittura, dall’arte e dal cinema.
L’amore per quest’esperienza di vita terrena
svelato, ancora una volta
da straordinari, autentici e maturi rapporti interpersonali.
Un inno alla bellezza
che si conclude
con la celebrazione
della complessità umana
e con la condanna
di pregiudizi emotivi e sociali,
dettati da una realtà spesso vittima dell’ordinarietà.
