I porti sono storicamente infrastrutture strategiche per il commercio internazionale. La quasi totalità delle merci in import-export utilizza il trasporto via mare e transita negli scali marittimi di tutto il mondo. I porti hanno, tra l’altro, un ruolo rilevante per il trasporto passeggeri, compreso quello crocieristico, per il ciclo produttivo energetico e per lo sviluppo delle città portuali. Una moltitudine di soggetti, pubblici e privati, è coinvolta nelle attività dirette ed indirette collegate agli scali marittimi i quali, nel corso del tempo, hanno visto mutare ed incrementare le loro funzioni e sono proiettati nel futuro per adeguarsi agli scenari indicati dai fenomeni evolutivi dello shipping e delle operazioni portuali e logistiche, nonché per competere in ambito regionale e globale. La scelta dei modelli di gestione portuale, così come rappresentati a livello internazionale, è una prerogativa dei governi, centrali o locali, che dovrebbe essere effettuata sulla base di una serie di criteri oggettivi e con finalità ben definite. La gestione dei porti deve garantire una risposta tempestiva ai fenomeni geo-politici e geo-economici globali ed uno sviluppo teso alla innovazione, alla sostenibilità nella sua accezione più ampia e a d una armoniosa integrazione tra i cluster portuali e le comunità locali.