La ricerca ha ad oggetto la trattazione della responsabilità del tutor impuberum per la gestione tutelare. L’indagine si è mossa nella direzione di esaminare l’ambito di impiego dell’actio tutelae , necessario presupposto dell’esperibilità della stessa, dimostrando attraverso l’analisi testuale che l’azione di tutela appartiene alle azioni di gestione e di amministrazione degli affari e, pertanto, condizione della sua procedibilità è che il tutore abbia svolto una qualche attività sul patrimonio del pupillo. Si è poi indagata la riflessione giurisprudenziale classica sulla misura di responsabilità della condotta tutoria, ipotizzando che la rappresentazione della responsabilità tutoria per dolus e per culpa debba essere fatta risalire all’epoca di Pomponio, se non di Aristone.