Nelle società pluraliste i processi decisionali sono sempre più il frutto di complessi meccanismi d’interazione tra centri di potere diversi, indissolubilmente legati alla dimensione territoriale. Sono reti di soggetti che pur avendo interessi differenziati sono accomunati da obiettivi comuni e sussistono in funzione del sussistere di condizioni di prossimità anche territoriale. A questi, e ai sistemi territoriali di cui fanno parte, può essere corretto attribuire lo status di attori collettivi; essi condividono progetti e attivano azioni collaborative/cooperative per la loro realizzazione.