La responsabilità che dobbiamo assumerci è adesso, ora. “In questo momento ci interessa più il vigore della prudenza, perchè di prudenza c’è nè troppa al mondo” (Altiero Spinelli). Il volume partendo da un’analisi socio-politica e culturale offre un’agile chiave di lettura del processo di integrazione europea. Re-incantare l’Europa, infatti, è ormai un’impellente necessità, fortemente avvertita dalla generazione dei Millenials. “Ditemi almeno chi sono! Chi ero?”. Questi sono gli interrogativi che oggi si pone l’Europa, privata del fil-rouge del suo racconto naufragato nel Mare Nostrum dell’indifferenza. Manca l’obbiettivo di uno sviluppo armonico dell’Unione e gli Stati, schegge impazzite, sempre più vincolati alla logica dei Trattati, non hanno il coraggio di condividere in un’ottica solidaristica, uno spirito comune per la creazione di un assetto istituzionale, profondamente politico e funzionale come gli Stati Uniti d’Europa. L’autrice, affronta un viaggio nella Pantalassa del tempo perduto, alla riscoperta delle radici e della cultura, che hanno favorito il progetto di costruzione europea, reso possibile grazie a uomini d’azione come Altiero Spinelli e Jean Monnet, che Hegel definisce individui storico universali. Ed è proprio dall’Agorà Europa che bisogna ripartire per ri-nascere insieme ed evitare l’effetto domino dopo il tragico “colpo della Brexit”.