Nella Parte I vengono ricordati i vari studiosi e pensatori che, nel corso dei secoli (dal 5000 b. C. ai tempi attuali), hanno contribuito a definire e descrivere l’etica, la morale, la filantropia, il significato e l’importanza del dono, termini e concetti nei quali la moderna CSR affonda le proprie radici. Vengono anche ricordate le varie definizioni e i vari aspetti della CSR, considerata attualmente come una strategia indispensabile per l’evoluzione positiva delle aziende, sia pubbliche che private, sia for-profit che non-profit. Nella II Parte vengono esposti gli obiettivi, le funzioni, i principi e gli strumenti della Social Accounting. Viene anche evidenziato come gli studiosi degli aspetti teorici della CSR, per lo più filosofi e sociologi, generalmente ignorino gli studi condotti dagli economisti aziendali, in gran parte italiani, circa gli strumenti contabili approntati dagli stessi, necessari ed idonei a misurare e quantificare, anche in termini monetari, i vantaggi derivanti dall’adozione della CSR. Anche i detrattori o gli scettici della CSR dimenticano la possibilità di ricorrere a questi strumenti per confermare o avvalorare il loro pensiero. Viene infine evidenziata la necessità o l’opportunità di tenere separati i “bilanci ambientali” da quelli “sociali”, laddove in pratica gli stessi vengono spesso inseriti e confusi in un unico bilancio, quello sociale.