I punti di criticità di una tematica delicata e tra le più controverse del diritto civile mi hanno accompagnato in tutti questi anni di studio, pertanto la finalità del presente volume è volta sia a verificare l’attuale stato dell’arte in tema di responsabilità medica, sia ad operare un’analisi critica degli istituti giuridici sottesi. A ben guardare, in tema di lavoro autonomo, il codice civile riserva una precisa disposizione per le professioni intellettuali, laddove il contenuto tipico del rapporto tra professionista e cliente si contraddistingue per lo svolgimento di una specifica attività qualificata da un quid pluris rappresentato dal ruolo svolto dall’intelligenza e cultura del professionista stesso. In tale prospettiva, i profili propulsivi di evoluzione nel settore hanno visto lo scivolamento dell’assunzione della responsabilità verso l’esclusiva tipologia del contratto o dell’obbligazione ex lege, nonché l’inasprimento dello standard di diligenza richiesto ed, infine, l’alleggerimento dei parametri di riscontro del nesso causale sempre più orientato a radicarsi verso il more likely than not.