Alla base del volume, vi è la convinzione che per un verso, l’apparato delle norme processuali in materia di lavoro costituisca un vero e proprio micro-sistema nel più ampio ambito dell’ordinamento processuale civile, che, in ragione della peculiarità delle situazioni soggettive sostanziali oggetto di tutela, non è suscettibile di una piena esportazione in altri settori; per altro verso, la predisposizione di strumenti adeguati ed effettivi di tutela della parte economicamente più debole del rapporto contrattuale rappresenti tanto un diritto della persona quanto un dovere dello Stato. Vi è, altresì, la convinzione che il dialogo tra gli operatori del diritto sia indispensabile per tentare di restituire al sistema giustizia la credibilità smarrita. La circolazione delle idee e la conoscibilità delle regole favoriscono il progresso, nella sua accezione più sana, quale momento di democrazia, di crescita e di affermazione della dignità umana.