Le forti ondate di immigrazione nel nostro paese ne stanno mutando la storia – da paese di emigranti a paese di immigrazione – e la geografia economica, sociale e religiosa. Non ne hanno ancora mutato in profondità la psicologia sociale in quanto persiste una larga fascia di popolazione che pensa trattarsi di un fenomeno transitorio, comunque contenibile con opportune politiche sostenute finanziariamente in direzione dell’obiettivo dell’“aiutarli a casa loro”. In realtà, tali politiche di solidarietà, per quanto commendevoli e comunque doverose, sono destinate largamente all’insuccesso. L’immigrazione, specialmente africana, si rivelerà in larga misura inarrestabile perché essa è ormai una strategia di sopravvivenza di persone povere, non solo, ma anche private dei diritti umani in paesi dirimpettai nel Mediterraneo come il Marocco (che è provenienza di quasi la metà degli africani soggiornanti nel nostro paese), la Libia e la stessa Tunisia.