Sommario: Le questioni nodali - Salvatore Casciaro. Il c.s.m. dal passato al presente Angelo D. De Palma. I c.d. “poteri contestati” del c.s.m. - Aldo Loiodice. Il movimento involutivo del c.s.m. - Vito M. Caferra. Rappresentatività del c.s.m. ed autonomia della magistratura - Riccardo Greco. Le “degenerazioni correntizie” del c.s.m. - Vito M. Caferra. Il parametro valutativo dell’”anzianita” e la sua discontinua considerazione. il pericolo di strumentalizzazione nell’uso mirato delle c.d. “pratiche a tutela” - Angelo D. De Palma. Le scelte – condivise e non – operate nei vari settori dal c.s.m. uscente alla ricerca dell’efficienza - Carlo Coco. I moduli valutativi di scelta del c.s.m.: dagli stereotipi alle valutazioni fortemente discrezionali - Alfredo Pompeo Viola. I ritardi nella gestione degli avvicendamenti e l’amministrazione formale e burocratica - Vito Savino. Il nuovo modello organizzativo delle procure come strappo normativo alla “tabellarizzazione generalizzata” - Antonio Laudati. Le “correnti”, la politica associativa ed il c.s.m. - Riccardo Fuzio. La “pregiudiziale ideologica” nella individuazione dei capi - Stefano Schirò. Il c.s.m. di oggi e di domani presentazione - Angelo D. De Palma. Il p.m. e la cultura della giurisdizione - Paolo Auriemma. La procura, le opzioni operative dei capi e la loro responsabilità per la gestione non corretta - Antonello Racanelli. La questione dell’interpretazione della norma punto essenziale del dibattito in corso - Roberto Rossi. L’“occupazione” del c.s.m. da parte delle “correnti” - Milena Balsamo. La selezione dei candidati ed i rapporti c.s.m. – magistrati - Alessandro Pepe. La necessità di superamento dell’associazionismo privato in vista del miglio-ramento dell’istituzione e della ripresa del rapporto fiduciario - Franco Cassano. Una spinta alla “professionalizzazione” del c.s.m. - Mariano Sciacca. Il c.s.m. di domani – presentazione - Pino Pisicchio. Dalla “supplenza” della magistratura all’invadenza delle “correnti”: una pro-spettiva riservata al presidente della repubblica in una riforma “per” e non “contro” - Pier Luigi Mantini. La diversità di natura giuridica del potere della magistratura rispetto agli altri poteri dello stato e la necessità di un ridimensionamento costituzionale della magistratura e del c.s.m. - Matteo Brigandì. Un nuovo sistema elettivo per una scelta più equilibrata basata sulla valutazione del candidato e per un c.s.m. “non governato dall’appartenenza” - Giovanni Procacci. Una riforma partita male e gestita ancora peggio - Paola Balducci. L’aumento del numero dei consiglieri del c.s.m. come rimedio al so-vraccarico, al disordine ed alle interferenze dei “gruppi di pressione” e-sterni - Angelo D. De Palma. Il rientro del c.s.m. nel suo alveo istituzionale ed il ripristino dell’equilibrio costituzionale fra i poteri - Filiberto Palumbo. Considerazioni finali - Giuseppe Ruggiero