Il Novecento si apre nel segno della continuità (fino al 1914 circa) e di una tradizione che si aggiorna senza fratture: Puccini, Strauss, Mahler, Debussy, Busoni, Reger.
Successivamente, anche sotto la spinta di innovazioni nel campo artistico-pittorico, esploderanno le contraddizioni anche in campo musicale.