Le parole descrivono la realtà e contribuiscono in maniera decisiva a strutturarla. Sono preziosi strumenti capaci di rivelare il mondo nel quale ci si muove e il mondo cui si vorrebbe pervenire, quello nel quale si vorrebbe “abitare”.
Così, se si desidera modificare il paradigma capitalistico che si è venuto affermando per valorizzarne gli aspetti positivi, affrontando nel contempo le disuguaglianze sociali e i danni ambientali che ha contribuito a generare, è necessario aggiornare il linguaggio con il quale si è stati sin qui abituati a guidare il processo decisionale nelle imprese.
Lo si può fare introducendo parole nuove che arricchiscano la cassetta degli attrezzi concettuali a disposizione del management per riportare le persone e il loro benessere al centro dell’agire economico.
Parole che, come “conchiglie” trovate sulla spiaggia, possano risuonare nella mente del manager a sostegno di fecondi e innovativi pensieri diretti alla costruzione e conduzione di imprese fondate sull’armonia delle relazioni.