Superata la fase del dibattito a volte anche aspro che si era svi-luppato soprattutto tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima del Novecento fra i sostenitori del determinismo geografico e i sostenitori della reazione possibilistica – la tematica dei rapporti uomo-ambiente ha un suo posto di rilievo anche in Autori del mondo antico – la geografia, a partire all’incirca dagli anni Sessanta del secolo scorso, si è mossa secondo correnti di pensiero di matrice strutturalistica, quantitativa, sistemica, percettiva, storicistica. E da disciplina prevalentemente descrittiva, compilativa, statistica, si è via via trasformata nella sua stessa intima natura: aprendosi a sempre più ampie e nuove prospettive, arricchendosi continuamente nei suoi contenuti, affinando le metodologie della ricerca, è diventata scienza esplicativa e, oggi, anche con valenze applicative.