60 - LA GARANZIA MOBILIARE NON POSSESSORIA D’IMPRESA: CONFLITTI E RIMEDI

Autore: Natale Mario
ISBN: 9791259653871
NUMERO PAGINE: 400
€ 38,00

Lo studio esamina la disciplina del «pegno mobiliare non possessorio», figura di garanzia nei finanziamenti all’impresa introdotta dall’art. 1, del d.l. 3 maggio 2016, n. 59, convertito, con modificazioni, nella legge 30 giugno 2016, n. 119. Muovendo da una valutazione storica del significato di “realità”, l’autore si sofferma inizialmente sulle ragioni che inducono a riscontrare la crisi della tradizionale fattispecie del pegno, per confutare il preteso inquadramento dogmatico del nuovo istituto tra le tradizionali garanzie ‘reali’, segnatamente quale “sottotipo” di pegno codicistico. Nel secondo capitolo l’attenzione si sposta sui profili applicativi dell’istituto, dove la res trascende da elemento centrale per la stessa configurabilità e opponibilità della garanzia a mero elemento “accidentale” del contratto, rappresentando soltanto l’immediato, ma mediabile (dal valore complessivo) e variabile (dal potere di disposizione) punto di incidenza attraverso cui il creditore potrà veder soddisfatte le sue pretese. Nel terzo capitolo viene in esponente il tema dell’autotutela esecutiva del creditore, che può servirsi di innovativi e più celeri strumenti di soddisfazione del credito, anche mediante la loro appropriazione stragiudiziale, con la conseguenza che l’iter giudiziario si avvia a perdere la funzione di garanzia inderogabile a tutela del debitore inadempiente. Dal quarto capitolo traspare uno scenario potenzialmente conflittuale, specie tra il creditore garantito e gli altri aventi causa o privilegio sugli stessi beni. I creditori privilegiati, ma lo stesso vale per i creditori chirografari e involontari, potrebbero trovarsi ad aggredire un patrimonio incapiente, poiché già integralmente vincolato alla soddisfazione di pretese altrui. Nel quinto capitolo la riflessione si compie esplorando il tema dell’interferenza con le procedure concorsuali dei nuovistrumenti di soddisfazione del credito in autotutela. L’assenza di un coordinamento compiuto con la disciplina della crisi di impresa e dell’insolvenza paventa una progressiva perdita di centralità del concorso. Un esame sistematico ed assiologicamente orientato delle disposizioni in tema di pegno non possessorio conduce però ad allontanare l’idea di un diritto “diseguale”, disegnato per tutelare inevitabilmente le parti forti del rapporto obbligatorio.

 

Errata corrige 

A pag. 149, nota 59, e a pag. 367, il riferimento bibliografico attribuito a S. Patti, è di F. Piraino; deve invece attribuirsi a S. Patti, Ragionevolezza e clausole generali, Milano, 2016.

Informazioni aggiuntive
Anno Edizione 2024
back to top