Il volume raccoglie il frutto e riprende il titolo della giornata di studi svoltasi il 2 maggio 2019 in collaborazione tra il Conservatorio e l’Università di Bari con l’auspicio di promuovere la conoscenza e la consapevolezza del ruolo e del valore delle figure femminili che hanno animato la scena musicale romantica, patrimonio misconosciuto e a tutt’oggi escluso dai programmi di studio istituzionali. Intento primario è quello di mostrare in che modo la dialettica di genere abbia influenzato le scelte compositive (degli uomini come delle donne), in qual misura le donne abbiano determinato alcuni canali della grande committenza e quale collocazione abbiano trovato in essi le compositrici. Da tale prospettiva consegue il taglio sociologico e antropologico che ha ispirato l’indagine e attraversa le riflessioni sviluppate nei dieci saggi qui raccolti. Il più esteso perimetro cronologico assegnato dalla recente storiografia al “romanticismo” ha indotto ad aprire la silloge con le compositrici coeve di Mozart e chiuderla con l’attività di Clara Kathleen Rogers nel primo Novecento. Allargata è pure la nozione qui adottata di “teatro musicale”, che consente di tracciare intersezioni con il mondo coreutico e attoriale, in linea con quel sincretismo fra le arti che costituì la base della poetica romantica.