Il tema oggetto di indagine nasce dalla riflessione in tema di controlli nella società per azioni, a seguito di interventi legislativi degli ultimi decenni, che segnalano all’interprete, e operatori del diritto un fenomeno di sovrapposizioni di competenze in particolare analizzando il controllo interno delle società.
Il tema delle sovrapposizioni di competenze ha sempre costituito il centro di numerosi dibattiti ed interpretazioni dottrinarie.
Sembrerebbe che l’origine di tale fenomeno sia legata alla previsione, nel nostro sistema societario di numerosi organi di controllo, di cui il legislatore, se da un lato disciplina la struttura e la nomina, dall’altro lato non delinea un coordinamento in punto di poteri e competenze.
La produzione normativa (in senso lato) appare più che come il frutto di un lavoro ispirato da una visione organica del problema, come un complesso di norme giustapposte, disarticolate e disorganiche, introdotte nell’ordinamento troppe volte in maniera frettolosa, nel continuo tentativo di dare risposta alle esigenze di controllo sulle imprese, a tutela e garanzia degli azionisti.
Lo scopo del presente studio si riassume nel tentativo di chiarire alcuni aspetti relativi al controllo effettuato dal collegio sindacale e il controllo effettuato da una figura dai contorni quantomai discussi e a tutt’oggi non ancora delineati, e cioè gli amministratori indipendenti.