Il presente elaborato tratta dell’influenza esercitata dai principi contabili internazionali sull’attività di revisione e sul ruolo del revisore. In particolare, il ricorso all’utilizzo del fair value, della nozione di reddito potenziale e del postulato del Mark to Market, ha attribuito a tali bilanci la caratteristica della volatilità. A ciò si aggiunge, inoltre, la considerazione secondo cui gli standard IAS/IFRS, essendo principles-based e non rules-based, non prevedono regole rigide, bensì principi generali cui attenersi; tale caratteristica ha ampliato la discrezionalità attribuita agli amministratori relativamente alla redazione del bilancio. La volatilità e discrezionalità sono caratteristiche dei bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali che sono sconosciute, invece, nel contesto contabile civilistico e che il revisore ha dovuto imparare a gestire.
L’autore ha ritenuto opportuno approfondire, considerata l’importanza della funzione del Revisore, che consiste nell’accertare l’intellegibilità del bilancio, ossia della principale fonte informativa a disposizione degli stakeholders, le novità e criticità introdotte per effetto dei principi contabili internazionali, con particolare attenzione alle problematiche della volatilità, discrezionalità e delle politiche di bilancio.
L’analisi così effettuata consente di rilevare come l’attività di revisione abbia subito un’influenza positiva per via dell’adozione dei principi contabili internazionali; essa risulta infatti più completa, approfondita e vede la collaborazione di diversi soggetti. Tuttavia, si constata come l’esplicazione di tali vantaggi necessiti un potenziamento della normativa sull’indipendenza del revisore.