Dopo la caduta del sistema bipolare l’interazione tra globalizzazione (dell’economia) e mondializzazione (della cultura, dei media, delle religioni) ha introdotto differenti visioni e differenti pratiche culturali, imponendo modificazioni in ambiti sociali caratterizzati da dinamiche culturali omologhe. Le “diversità” nelle molteplici manifestazioni (specie di natura culturale e religiosa) nascono dalla risposta che ogni popolo ha sviluppato nel corso della storia per affrontare i complessi problemi dell’esistenza e sono in genere fondati sul valore imprescindibile della persona umana e dei suoi diritti, ai quali ogni cultura locale attribuisce un diverso contenuto e un diverso spazio. Gli eventi ai quali assistiamo evidenziano la forte interrelazione esistente tra contesto locale e contesto globale, cosa che è effetto e allo stesso tempo causa della “familiarizzazione” delle culture. Questo processo di interazione non può che avere alla base i valori non negoziabili, non quei valori percepiti come tali, ma quei valori che sono tali per la loro essenza e natura ontologica. Tra essi vi sono la persona umana e i suoi diritti fondamentali di libertà, i quali fondano e favoriscono la tutela delle libertà, dell’uguaglianza, della solidarietà, la creazione di un ambiente orientato al dialogo interculturale e a un diritto corrispondente. In questo difficile contesto, il destino dei diritti umani sembra attraversare una fase di declino, poiché formalmente sostenuti sono di fatto poco protetti e sovente violati dagli Stati e dai numerosi soggetti in conflitto. Tra i diritti violati, quelli relativi alla libertà religiosa sono tra i primi sottoposti a una notevole pressione e sembrano cedere di fronte alla reviviscenza di fondamentalismi culturali o tradizionali, sempre più utilizzati in una prospettiva politica di basso profilo. L’analisi delle problematiche attuali del fenomeno religioso di fronte alle dinamiche nuove del multiculturalismo, alle sue criticità e alle sue esigenze, è alla base della presente opera, che propone di rileggere il nesso multiplo che caratterizza (nei molteplici aspetti) religione e multiculturalismo.
