Il fondamento procedurale del diritto non ignora la complessità del mondo; coglie, invece, le leggi implicite a ciò che è più esplicito. A cominciare dall’autonomia e dalla responsabilità del soggetto che in-tende effettivamente cooperare all’impresa di produrre e applicare le regole senza subire le imposizioni unilaterali di chi (o cosa) è investito solo formalmente del potere giuridico di decidere. È l’intuizione di fondo di Lon Luvois Fuller (1902–1978) al centro di questo volume. Sullo sfondo, gli scenari di grandi mutamenti, soprattutto informazionali, che tornano a porre interrogativi fondamentali sul concetto di diritto, e che chiedono a maggior ragione di partire proprio dalle procedure, più che dai contenuti, per guardare aristotelicamente alla forma come alla causa con cui tutte le cose vengono ad esistenza.