Il libro XXVII di Livio, il libro della battaglia del Metauro, rivincita della sconfitta di Canne, e pertanto di notevole importanza nel contesto della terza decade, manca di un commento moderno di ampio respiro. Intento del presente lavoro è quello di colmare tale lacuna. Particolare attenzione è dedicata alla problematica delle fonti, ma ampio spazio nella discussione è riservato anche ad altri aspetti, da quelli giuridici e religiosi a quelli relativi alla lingua e allo stile. In evidenza è inoltre lo studio del testo, criticamente riveduto in ogni sua parte.