Internet è, per così dire, l’archetipo di uno spazio ove s’incontrano discipline di diritto positivo e culture tecniche differenti, chiamate a fornire risposte al bisogno di regole, anzitutto giuridiche, per dare ordine al nuovo atteggiarsi dei rapporti e degli interessi. La ricerca – particolarmente aggiornata – affronta le nuove declinazioni del rapporto libertà-autorità in un contesto di profondo mutamento dovuto all’avvento e alla diffusione della “rete delle reti”, il cui ruolo condiziona in progress l’organizzazione amministrativa, l’esercizio della funzione pubblica e la fruizione dei servizi pubblici. Lo studio prende le mosse dall’analisi della libertà d’informazione, sempre più incisa da norme di provenienza sovranazionale in un sistema di tutele multilivello; si snoda attraverso la ricostruzione della governance della rete, specie in relazione ai nomi di dominio nell’ordinamento degli U.S.A., evidenziandone gli elementi di criticità; ed approda alle tematiche inerenti alla garanzia dell’accesso alla rete internet ed al ruolo che la pubblica Amministrazione è chiamata a svolgere sul versante della propria organizzazione così come su quello, pregnante, del servizio universale al quale devono poter accedere tutti, paritariamente, in nome dell’effettività di una “cittadinanza digitale”. è questa la funzione dell’Amministrazione che motiva le riforme più recenti dei suoi uffici, sospinte dalle politiche dell’Unione, dalle sfide provenienti dall’Agenda digitale europea e dalla “Dichiarazione dei diritti in Internet”, delineando reti di doverosità che lasciano intravvedere interessi protetti degli utenti “universali”.