La responsabilità amministrativa per danno erariale, specie nel corso degli ultimi anni, è stata sempre più frequentemente oggetto di interventi legislativi episodici e frammentari (da ultimo, anche al dichiarato fine di accelerare gli investimenti del PNRR).
In questo quadro, il volume propone, invece, una riflessione sistematica e prospettica sull’istituto, attraverso un’analisi, a diverse voci, dei suoi mutamenti sul piano sostanziale e processuale, anche (e soprattutto) nel tentativo di fornire interpretazioni innovative del vigente quadro normativo ovvero soluzioni de iure condendo.
Emergono, così, gli accentuati elementi di specialità e autonomia della responsabilità amministrativa, rafforzata nei suoi caratteri propri, che la distinguono da quella civile, tanto da far progressivamente perdere di interesse il pur ampio dibattito sulla collocazione di tale istituto nell’alveo della responsabilità contrattuale o di quella extracontrattuale.
La specificità e l’autonomia della responsabilità amministrativa per danno erariale si ancorano, infatti, al preponderante interesse all’integrità economica dello Stato-comunità, per un corretto ed efficiente utilizzo delle risorse pubbliche per le finalità di interesse generale cui sono destinate. Ciò ha orientato la selezione dei temi affrontati in questo volume; dove si offrono alla riflessione comune: i) il concetto di danno erariale; ii) l’elemento del rapporto di servizio; iii) l’elemento psicologico/soggettivo (dolo e colpa grave); iv) la responsabilità degli organi politici; v) la responsabilità nelle società a controllo pubblico; vi) il ruolo del pubblico ministero contabile; vii) l’acquisizione delle prove nel processo contabile; viii) la responsabilità per danno erariale nel quadro del Next Generation EU e del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR).